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al testo di Giovanni Angelone
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Mio Dio, come ritorna l'acre odore del legno che arde al camino antico. E ieri come oggi tu lacrimi sensazioni non riscaldate. E mi dannerei per essere lì in quella buia onesta stanza invecchiata con le rughe del volto di mio padre.
La memoria è fatta di quei infantili odori, d'erba profumata, delle parole stentate ma sicure del fattore che ci insegnava a sgozzare il coniglio, dei sapori di dolci tagliatelle aromatiche, delle immobili parole di zia Maria.
Ricordi di un pensiero fatti di terra familiare.
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